Papà...se tendo le orecchie sento il rumore dei tuoi passi lenti e un pò trascinati....l'appoggiarsi del bastone, al quale negli ultimi tempi ti eri arreso...
Sento la forte mancanza delle tue visite , dei tuoi saluti, del tuo raccontare episodi di vita vera...
Pensavo che la morte mi facesse paura, invece ti ha liberato, ti ha liberato da un male incurabile che ha deciso di ripresentarsi dopo venti anni , in maniera cosi subdola. Non è giusto. Non meritavi di soffrire ancora, eri pronto a lottare ma non te ne è stata data la possibilità-
Il tuo corpo si è consumato pian piano, il tuo viso magro, gli zigomi evidenti, quel colore della pelle che ti ha lasciato solo per poco... il pigiama, tuo unico abbigliamento per un mese.
Alessandro dice di aver perso un pezzo di cuore, l'ho perso anche io. . .
Eri un papà speciale, ero pronta a portarti in giro in carozzina se fosse stato necessario, ero pronta a dedicarmi a te come tu avevi fatto sempre con me. Ricordo l'ultimo pomeriggio in cui sei venuto qui, eri già cosi stanco e poi non sei piu' venuto....non ce l'hai piu' fatta...
Mi manchi...indubbiamente mi manchi
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