Immaginate di entrare in una sezione lattanti di un asilo nido...
Un muretto basso nasconde i bambi e non si vedono, ma stanno giocando a terra ....ed interagiscono tra di loro...
Notate che in sezione sono l'unico adulto...eppure cercate bene un'altra figura adulta....
Perchè?
Perchè mi sentite parlare e il mio linguaggio a vostro avviso.... è tipico di chi si riferisce ad un altro adulto...
Non uso parole scimmiottate....non mi rapporto ai bimbi con una serie di "cuccicuccipippi" eccc..
L'acqua è e rimane l'acqua
La carne è e rimane carne...
Le peppe sono bandite...
e non urlo!!!
Non sono sordi ....
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Magari a leggere queste mie righe si può arrivare a pensare che sia poco tenera con i bambini ma nn è cosi'....
I bambini fin dai primi mesi incamerano informazioni, le fanno proprie soppratutto se rinforzate...
Per loro la vita non sarà piu' rosa se invece di scarpe... vi riferite a loro parlando di Peppe
non saranno piu' felici se vi mettete davanti a loro e ripetete a manetta domande o parole con tono scanzonato....
Tanto vale dare da subito a loro delle informazioni corrette, perchè non è assolutamente vero che i bambini piccoli non capiscono ma hanno solo inizialmente dei tempi di interiorizzazione un pò piu' lunghi.
L'anno scorso avevo in sezione un bambino che pur avendo due anni e quasi mezzo non parlava come i suoi campagni...annuiva...per lo piu'...e a tavola ...
quando aveva sete o allungava il bicchiere senza proferire parola... o diceva "bobo"....
Pur sforzandomi non capivo quale fosse l'evoluzione della parola...
come da ACQUA...lui potesse arrivare a chiedere della BOBO
Ero abituata a sentite chiedere della "ah ah" con tanto di suono onomatopeico....
ero abituata a sentir chiedere dell' "aka" o "apa" e da li grazie al mio aiuto arrivare a chiedere ACQUA...
Ovviamente ogni momento all'asilo nido è un momento di crescita e in questo caso il mio compito era quello di non rinforzare la parola sbagliata... come BOBO ....ma di aiutare l'evoluzione delle altre variazioni proposte dal bambino.
Quando L. mi chiedeva BOBO.... io le prime volte riempivo il bicchiere e dicevo "acqua" e questo per un pò di volte...
poi di seguito quando mi chiedeva Bobo o allungava il bicchiere...io tentennavo con la bottiglia in mano
lo guardavo..lui mi guardava....mi diceva "no bobo...apa"... ^_^
Aveva tutti i mezzi per poter corregersi e cosi ha fatto...
Poi durante qualche festa o durante qualche scambio avuto con la mamma di L ho notato alcune cose... (l'osservazione è sempre importante anche nei momenti non convenzionali)
- La mamma di L. non gli dava mai il tempo di rispondere...gli faceva le domande, gli forniva anche la risposta.... confermando da sola con un "vero L???" e lui non poteva fare altro che annuire... Da qual momento ho cominciato a riservare a lui piu' momenti di dialogo cercando di ottenere sempre una risposta...
- Ho notato anche che la parola BOBO era usata abitualmete dalla mamma, come la parola peppe e come vezzeggiativi o storpiamenti vari.
- Infine ho notato (durante una merenda con i genitori) che... nonostante il piccolo al nido mangiasse aunomamente lo yogurt come il resto del cibo proposto...lei lo aveva seduto, messo un tovagliolo sotto la gola e aveva cominciato ad imboccarlo con minuzia come se avesse nove mesi , facendo si che nn si sporcasse minimamente.... annulando la sua autonomia conquistata...Da li ho capito anche perchè L quando mangiava minestre o jogurt si sporcava molto di piu' dei suoi compagni di tavolo. (un conto è conto è aiutare i bambini un conto è assecondarli in tutto)
Tutto questo per arrivare a dire cosa???
Favorire i bambini nella crescita vuol dire anche:
- Fornire loro i mezzi adeguati per rapportarsi con il mondo circostante (in questo caso un linguaggio corretto)
- Rispettare i loro tempi anche se a volte risultano agli adulti un pò lunghi
- Non dare mai nulla per scontato...i bambini anche i piu' piccoli, registrano sensazioni, emozioni, informazioni...non è vero che sono piccoli e non capiscono
- L'osservazione è sempre un buon metodo per carpire informazioni, valutare, capire...e poi agire nel modo opportuno
- essere dei genitori/educatori vuol dire anche dedicare a questo ruolo tempo, pazienza, amore ,costanza e anche un pò di coerenza