giovedì 11 dicembre 2014

Una settimana dopo

Questa mattina sono andata dal veterinario per saldare l'amaro conto e per completare le pratiche...
Questo uomo è una sagoma, chiama tutti i cani "tato e tata" li bacia, ci parla e spesso parla di piu' con loro che con gli adulti, sembra burbero ma non lo è, è molto professionale, è bravo e anche molto umano, se sbirci nella sua auto è piena di libri di veterinaria.
Sono entrata nello studio, l'odore di disinfettante ha iniziato a farmi girare la testa, tipica reazione che si ha quando si torna in un luogo che ha lasciato il segno in maniera negativa.
Mi ha chiesto se volevo la lastra fatta a Chatty, ho fatto un timido cenno con  la testa perchè stavo per mettermi a piangere poi è passata...la lastra poteva finire nel pattume...
Mentre compilava i documenti ha iniziato a farmi  una serie di domande strane tipo "ma come mai sei nata proprio in quel paese, abbiamo due ospedali qui..!!!" insomma ha allentato la tensione fino a quando alzandosi con il pc per avvicinarsi alla stampante (questo studio veteriario non è molto tencologico) si stava ammazzandoinciampando nella sua borsa
"ecco che mi ammazzo"...."eh bel modo di morire, uno da un veterinario si aspetta che muoia che ne so sbranato da un cane, morire cosi' vorrebbe dire dover resuscitare solo per morire in maniera decente" e io" no doc per carità altrimenti poi la gente arriverà a dire -era un bravo veterinario ma è morto inciampando in una borsa " e lui "era un bravo veterinario ma morto da pirla! " :)
Questo sipariatto ha fatto allentare la tensione, mi sono anche girata a guardare il tavolo dove avemomo salutato chatty, anche questa mattina c'era la radio accesa, quel tavolo era vuoto.
Ho saldato il mio amaro conto, abbiamo riparlato della decisione presa , siamo convenenuti fosse l'unica da prendendere.



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Mi sposto, ci riprovo

Nell'era dei social, quando un blog sembra davvero giurassico, io provo ogni tanto a scrivere qui