domenica 30 agosto 2015

Infanzia lesa

Volevo scrivere un post che parlasse di famiglia, che parlasse di qualche giorno in montagna e di quanto fossi grata per questo, volevo parlare di strutture per le famiglie...di Ale pelandrone, di Ale sorrirende.
Poi invece ho aperto fb (ed è già la seconda volta che mi capita di tornare sorridente... e dover ritirare il sorriso), ho visto le foto di quei bambini, potevano essere figli miei, bambini strappati alla loro infanzia, al loro diritto di essere bambini, quei corpi adagiati sulla sabbia bagnata, l'istito di raccogliergli e metterli al sicuro, ma ormai è tardi!
A me hanno fatto male quelle foto, ma non le demonizzio, questa è la vita.
Mi chiedo solo ,cosa posso fare io per loro? Cosa avrei potuto fare? Ancora non lo so! Di sicuro posso insegnare a mio figlio ad essere grato per quello che ha ogni giorno e che ogni persona ha la sua storia e che spesso sono storie difficili.
Le persone si indignano, le foto feriscono (o infastidiscono???)..credo che molte persone preferiscano non vedere e continuare a zappare il loro piccolo orticello.


Quanto pesa una lacrima? Dipende: la lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.
(Gianni Rodari)

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Mi sposto, ci riprovo

Nell'era dei social, quando un blog sembra davvero giurassico, io provo ogni tanto a scrivere qui